Tu sei qui: Attualità“L’Abbraccio Materno della Legge” riceve il patrocinio dell’Accademia della Legalità: la poesia partita da Ravello arriva in tutte le scuole medie italiane
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), venerdì 21 giugno 2024 10:06:23
ROMA, CAMPIDOGLIO - Il 13 giugno presso la Sala del Carroccio in Campidoglio - l'Accademia della Legalità in Roma, presieduta dalla Dr.ssa Paola Vegliantei, ha offerto il Patrocinio alla poesia "L'Abbraccio Materno della Legge", scritta dal salernitano Fabio Bergamo, che sarà diffusa nelle scuole medie italiane.
La Poesia, tradotta anche in francese e portoghese, è arrivata già in Benin (2018), Mali (2020) e Brasile (2021), ed è conservata presso il Duomo di Ravello, in Costiera Amalfitana, dal 2017; il testo, costituito da nove strofe - attraverso l'uso della similitudine - mira ad evidenziare e quindi a portare all'attenzione del fanciullo, le diverse funzioni che la Legge assolve nel contrastare ogni forma di discriminazione, sopraffazione, abuso e violenza ai danni dei più deboli e condizionabili.
«L'originale ed istruttiva poesia "L'Abbraccio Materno della Legge" - ha detto la presidente Vegliantei - pone chiaramente in evidenza la continuità tra la "Legge" come fondamento del Patto Cristiano e la "Legge" come struttura fondante la Società Civile Laica: infatti, non dobbiamo dimenticare che taluni principi giuridici rappresentano da sempre forme secolarizzate di disposizioni e dettami di origine religiosa che hanno permesso all'uomo, nel tempo, di giungere alla consapevolezza di sé, spronandolo così a rivendicare i propri diritti ed a tutelarli attraverso lo strumento della Legge. L'Accademia della Legalità, attraverso il suo Patrocinio, ne promuove la diffusione nelle Scuole Secondarie Inferiori Italiane, allo scopo di far comprendere ai fanciulli, il valore fondamentale e dunque ineludibile che la Legge ricopre, nel contrastare ogni forma di violenza, abuso, discriminazione, diretta verso le categorie più deboli e svantaggiate della nostra Società. In qualità di Presidente dell'ADL ritengo importantissimo il supporto formativo offerto dalle attività didattiche inerenti l'Educazione alla Legalità. Oggi, più che mai, essa resta il tema cruciale e più delicato da trattare nella scuola dell'obbligo, a partire dall'insegnamento trasmesso nella primaria, affinché non venga meno il ruolo educativo e formativo di tale Istituzione, che si affianca al prezioso compito genitoriale nel trasmettere al fanciullo i sentimenti del rispetto, dell'amicizia e della solidarietà, sulla scorta dei quali ognuno - maturando - trarrà gli stimoli più idonei a consentirgli di offrire il suo speciale contributo nella crescita sociale, culturale ed economica del nostro Paese».
Fabio Bergamo è stato già premiato in un concorso letterario, nel 2023, sempre in Campidoglio, per un suo scritto dedicato ai Magistrati Falcone e Borsellino dal titolo "Monterosso: l'Infinito nell'immediato, lo spazio nel tempo", ed essendo impegnato da molti anni nella educazione e la sicurezza stradale, ha proposto alcune modifiche al Codice della Strada, tra cui l'introduzione della Revisione della Carrozzeria col Bonus Riparativo, sostenuta da AIPED Roma.
Con la poesia "L'Abbraccio Materno della Legge", Fabio Bergamo, intende far comprendere, in maniera semplice ed efficace, agli alunni delle scuole medie, il valore educativo e formativo della Legge.
L'Autore, servendosi della figura retorica della similitudine, espone, per paragoni simbolici, i concetti relativi al ruolo esclusivo che essa ricopre, nel regolare i rapporti dei membri inseriti nella società da essa, appunto, governata, evidenziando così la sua imprescindibile funzione - in quanto dono di Dio all'uomo - nella formazione umana della persona.
Il titolo che Egli ha scelto, riassume perfettamente il significato della poesia: la Legge abbraccia, come una Mamma, i propri figli, con il compito di educarli, difenderli ed indirizzarli verso il Bene, ossia la Giustizia, in quanto "Amore per la Ricerca della Verità" (F.B).
La Legge, da Lui, è simbolicamente paragonata:
al Padre perché attraverso l'esempio, il rigore, ed il senso del dovere, i figli imparino ad agire con lealtà, coerenza, umanità e disciplina.
alla Madre che generosa, quindi in totale fiducia, si dona ai figli, attraverso i suoi insegnamenti, educandoli all'amicizia, alla solidarietà, ed al rispetto per il prossimo, ove necessario correggendoli e redarguendoli quando essi sbagliano.
alla Verità perché il loro comportamento sia dettato da scelte ponderate e responsabili, allo scopo di non nuocere agli altri, causando loro male e sofferenze.
alla Vita nel conciliare ed accordare armonicamente, le molteplici differenze di cui essa, per natura, è costituita: tra uomo e donna, tra persone di diversi credi religiosi, origini etniche, culture, età, salute, capacità, ed ancora con il rispetto dell'ambiente e la natura in tutte le sue forme, viventi e non.
alla Libertà che, in quanto supremo bene, in dote a tutti per natura, va difesa e protetta da soprusi e prevaricazioni, che porterebbero a privilegi da una parte ed a svantaggi ed ingiustizie dall'altra, inficiandone, di essa, il valore assoluto.
al Trionfo della Giustizia perché il male, manifestandosi attraverso il carattere transitorio ed altalenante delle colpe, le offese e gli errori, è soltanto un mezzo, un tramite, per giungere al Bene, lungo l'inerpicato processo di perfezionamento della persona umana.
alla Bellezza perché soltanto essa conduce l'uomo alla completa consapevolezza di sé, percepibile dalla fierezza del suo comportamento.
allo Spirito Incarnato perché sprona ed orienta l'uomo a lottare per l'affermazione di essa, appagando la sua Anima.
alla Scoperta più grande che l'uomo potesse fare, perché scoprendo l'origine di essa comprende di essere, non solo il risultato di un processo biologico evolutivo, ma creazione voluta ed operata da Dio.
È Padre, per i doveri che, con rigore, impone;
perché con essi domina l'istinto, spronando all'uso della Ragione.
Forma, dell'uomo, il carattere e la personalità.
Sancisce regole, dispone incarichi stabilendo così, ruoli e responsabilità.
È Madre, per i diritti che, amorevolmente, elargisce;
perché con essi difende da offese, soprusi e violenze,
ed a chi sbaglia consente di affrancarsi per mezzo della Giustizia.
Dirime controversie e seda conflitti.
La sua Conoscenza, dove regna il dominio, dispensa libertà;
nei teatri di guerra, con i suoi trattati,
ispira soluzioni per una pace sincera e duratura.
È Verità, perché mette alla Prova.
Inderogabilmente, con i suoi precetti, pone l'uomo innanzi a delle scelte per lui basilari.
Le norme di cui si serve, fanno da vaglio ai suoi intendimenti.
È Vita, come Uomo unito alla Donna;
perché nelle differenze stabilisce le uguaglianze,
attenta a non cagionare discriminazioni, reprimendo astiose iniquità.
Nel Creato, opera di Dio, ha le sue origini,
disvelandosi e confermandosi per mezzo della Natura.
Per la Civiltà è l'unico strumento a sua conservazione,
un punto fermo contro l'arroganza e la prevaricazione,
un ausilio alla solidarietà, un invito alla collaborazione.
È Libertà, per tutti e non di alcuni,
e con coraggio, va amata e protetta.
Non ha confini tracciati da linee dritte e contorni smussati,
frantuma muri, aggira ostacoli, scavalca barriere, risale correnti,
perché il suo sguardo, vigile, è in tutte le direzioni,
il suo Alito innovatore in ogni luogo.
È Trionfo della Giustizia nella galanteria del Tempo,
con il Male lasciato vincere prima, perché al Bene la rivincita è già promessa,
nelle proporzioni di una schiacciante, decisiva Vittoria.
È Bella, più di qualsiasi altra cosa a cui, nel mondo, l'uomo possa anelare,
perché non è col possesso ed il potere che la si detiene,
ma con l'Umanità avvolta nel sacro mantello del Dovere.
Supera in bellezza opere scultoree, costruzioni architettoniche, scoperte scientifiche.
È Spirito Incarnato, incantando ed estasiando chi la osserva, più di una visione mistica. La sua conoscenza rapisce ed entusiasma.
Nella strenua ricerca della sua affermazione,
l'uomo trova, in essa, il pieno compimento della sua Umanità,
e, nell'appagarlo, la Felicità che ne scaturisce, non ha eguali.
È la Scoperta più grande che l'Umanità potesse fare,
La più esaltante delle creazioni, che potesse concepire,
perché nell'uomo, il Creatore, l'ha incisa prima che egli venisse alla vita.
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