Tu sei qui: PoliticaAffidamento Villa Rufolo a Fondazione prorogato di un altro anno in attesa del ‘Progetto Ravello’
Inserito da (Redazione), domenica 7 febbraio 2016 12:18:28
Scadrà domani, lunedì 8 febbraio, come previsto da tempo, il contratto di affidamento di Villa Rufolo alla Fondazione Ravello da parte dell'Ente Provinciale per il Turismo di Salerno. Un rapporto che negli ultimi nove anni ha visto il monumento civile più rappresentativo della Città della musica cambiare volto, pronto ad entrare in rete con gli altri due gioielli: Villa Episcopio e l'Auditorium.
All'ambizioso "Progetto Ravello" stanno lavorando il presidente Sebastiano Maffettone e il segretario generale Renato Quaglia alle prese con diverse incombenze a poche settimane dall'inizio della loro avventura in Fondazione, sicuri che si può e si deve far meglio del passato. Poi c'è il Festival da organizzare con i direttori artistici Alessio Vlad e Laura Valente che sono all'opera anche per la realizzazione di un mini programma pasquale. La scadenza di domani sarà superata attraverso una prorogatio amministrativa dell'accordo, che l'Ept (ente in liquidazione) ha garantito per un altro anno. Perchè c'è da completare l'iter relativo alla messa a sistema dei tre beni pubblici di Ravello con una regolamentazione di base unitaria. Stesso discorso vale per Villa Rufolo. Dunque nessun rischio chiusura dei cancelli della Villa a partire da dopodomani o preoccupazioni per i dipendenti come allarmisticamente paventato da altri organi di stampa.
«Gli atti amministrativi sono arrivati negli ultimi due giorni, non potevano essere deliberati prima - ha dichiarato Quaglia stamani al Vescovado -. E' stata già affidata la prosecuzione d'impegno della biglietteria della durata di un mese. Per i giardinieri e le altre attività provvederemo nei prossimi giorni, dopo alcune verifiche. Sto continuando a studiare tutti i vecchi contratti per comprenderne le logiche di assegnazione e di funzionalità».
Sui programmi generali e sulla situazione attuale il manager friulano ha aggiunto: «Vlad e Valente stanno lavorando molto bene, conto molto sul loro lavoro. L'Auditorium e Villa Rufolo dovranno richiedere una gestione meno onerosa possibile e più efficiente rispetto a ciò che si è fatto finora. Fare meglio non solo nell'ordinaria amministrazione, nella comunicazione, ma svolgere un lavoro più complesso che ha bisogno del suo tempo per essere sviluppato, dell'attenzione dei soci pubblici e della cura di ognuno, per rendere la Fondazione strumento di nuova crescita per Ravello e l'intera Costiera. La Fondazione è un bene di interesse comune, da non usare per fini diversi da quelli per cui la Fondazione è nata».
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