Tu sei qui: PoliticaFondazione Ravello, assemblea del "volemose bene" non produce risultati. Si abbassano i toni e si attende commissario /VIDEO
Inserito da (Redazione), mercoledì 25 febbraio 2015 11:13:50
Sono finalmente disponibili le immagini dell'incontro di venerdì scorso indetto dall'Amministrazione comunale di Ravello, guidata da Paolo Vuilleumier (ci scusiamo per il ritardo con il quale vi informiamo), allo scopo di fare chiarezza sulla questione Fondazione Ravello. Presenti al fianco del sindaco tutti i consiglieri comunali, fatta eccezione dell'assessore Nicola Fiore che si trovava all'estero e che ha fatto recapitare una missiva letta ai circa duecento cittadini ravellesi intervenuti. In tribuna, come annunciato, gli ex sindaci Salvatore Di Martino e Secondo Amalfitano, quest'ultimo giunto in sala con qualche minuto di ritardo "scortato" da alcuni giovani sostenitori.
Insolito quanto imbarazzante il distacco tra lo storico leader di Insieme per Ravello e i suoi "discepoli" che in questa battaglia sostengono, compatti, il sindaco Vuilleumier. Assenti gli albergatori.
Nel corso dell'assemblea il sindaco Vuilluemier ha ricostruito con carte alla mano, proiettate sullo schermo gigante, tutto l'iter burocratico che ha prodotto il pastrocchio della doppia presidenza, della presunta illegittimità delle sedute di Consiglio d'indirizzo fino alla richiesta di commissariamento e alle dimissioni dello stesso Vuilleumier che dice di aver rispettato le regole, lo statuto e la democrazia.
«Oggi dobbiamo porci con animo costruttivo al domani. Spero non ci sia il commissariamento ma la convocazione del cdi da parte del presidente (Brunetta ndr) perché i revisori dei conti hanno individuato in lui il presidente, oppure potranno convocare loro un nuovo cdi per trovare la soluzione migliore».
«Il commissariamento sembra voler espropriare il Consiglio di Indirizzo regolarmente insediato chiamato a decidere. Sembra che si voglia calpestare la democrazia».
Questi i passaggi salienti di Vuilleumier che tende a smorzare gli animi nonostante i feroci attacchi ricevuti e si rivolge proprio al suo ex mentore Secondo Amalfitano: «Il sogno che è anche mio (riferendosi al Progetto Ravello ndr), di questo gruppo e della gente che vedo qui. E' un sogno al quale io credo dal 1995, l'anno delle 1000 mazze da golf (il riferimento va alle anticipazioni di Salvatore Di Martino che annunciava di qualche giorno la bruciante sconfitta elettorale dell'epoca, la prima di Insieme Per Ravello nda), portato avanti in otto anni di amministrazione, cinque di opposizione e quasi quattro da sindaco». Vuilleumier sottolinea come il progetto vada attualizzato in base alle nuove esigenze.
A prendere la parola il capogruppo di Insieme per Ravello i Consiglio Comunale Franco Lanzieri che ha predicato concordia, cercando di ricucire la spaccatura che vive l'elettorato di Insieme per Ravello diviso in due fronti: quello pro Vuillemier e l'altro pro Amalfitano.
«Tutti noi sappiamo l'importanza della Fondazione per Ravello, sempre ben gestita, la sua fama e la sua visibilità è sotto gli occhi di tutti, contribuisce all'economia, ricaduta economica. E' nostro dovere mantenerla e cercare di potenziarla» esordisce Lanzieri che poi spiega «Il cordone ombelicale che legava Fondazione al Comune si è andato assottigliando nel tempo». Lanzieri vorrebbe che tra Comune e Fondazione si adottasse l'idea della squadra «così abbiamo fatto per l'ospedale. Bisogna lasciare da parte i personalisti. Nell'ultimo periodo le posizioni dono state rigide, c'è stato poco dialogo tra Fondazione e Comune, e si è data un'immagine negativa di Ravello. I panni sporchi bisogna lavarsi in casa».
Ad intervenire anche il consigliere Paola Mansi, da sempre legata a Secondo Amalfitano ma che in questa vicenda ha scelto, senza riserve, di sostenere il suo sindaco. E' proprio lei a spiegare l'attuale concetto di centralità del Comune partendo dalla sua storia politica. «Mi sono avvicinata dieci anni fa alla politica grazie a una persona (Amalfitano ndr) e al progetto Ravello. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ho potuto toccare con mano la forza e la capacità, nell'organizzazione del Festival, nella gestione di Villa Rufolo e spero anche per l'Auditorium e Villa Episcopio.
Fondazione Ravello è un progetto di questo gruppo Insieme per Ravello, abbiamo lottato per l'Auditorium. Altri hanno giocando a poker. Fondazione non può essere terreno di scontro o di rivalsa politica. Noi siamo e saremo per la gestione integrata dei tre beni in capo a Fondazione Ravello.
Fondazione Ravello esiste fin quando esiste Ravello e chi la amministra. Noi non siamo per la centralità del Comune non come la intende qualcuno ma siamo per la partecipazione: deve essere indipendente dall'ente comune ma suo alleato. Noi, inteso come Comune di Ravello che rappresentiamo, non siamo per il sindaco presidente della Fondazione Ravello per curricula, ma perché un sindaco eletto deve rappresentare la Fondazione di Ravello, perché democraticamente eletto.
Questo è rispetto delle regole alla base dello statuto ma per il civile vivere democratico». La Mansi fa capire che quella di Vuilleumier vuole essere una presidenza pro tempore e spiega i motivi che da circa un anno l'hanno portata a staccarsi dal coordinamento locale di Forza Italia. Poi arriva il momento di Secondo Amalfitano e Di Martino (video numero 3).
Continua...
Immagini in basso a cura di Salvatore De Iulis
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