Tu sei qui: PoliticaFondazione Ravello verso il commissariamento? La proposta arriva dal Comune
Inserito da (Redazione), mercoledì 28 novembre 2018 17:16:45
Un commissario con pieni poteri capace di snellire lo statuto della Fondazione Ravello e svolgere un ruolo di "cerniera" tra Ministero, Regione e Comune, quelli che dovranno essere i tre attori principali dell'ente che organizza il Ravello Festival. È questa, in buona sostanza, la nuova proposta del Comune di Ravello per la ri-Fondazione, trasmessa ieri dal sindaco Salvatore Di Martino all'indirizzo del Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca.
A tre giorni dalla data di scadenza delle designazioni dei nuovi rappresentanti dei soci fondatori (Regione Comune e Provincia) che entrerebbero in carica il 1° gennaio 2019. Secondo quanto richiesto dal Governatore, di snellire l'apparato dell'ente eliminando il Consiglio d'Indirizzo, proprio i nuovi consiglierei dovrebbero votare la loro stessa soppressione per un nuovo comitato scientifico con funzioni consultive, composto da cinque o più componenti, a supporto del nuovo organo di amministrazione. Per questa ragione la necessità di un commissario, l'ipotesi forse più possibile a questo punto di profonda incertezza sulle sorti della Fondazione.
Ma a fare la parte del leone sarà sempre la Regione Campania per uno dei massimi principi deluchiani secondo cui "chi ci mette i soldi comanda".
E proprio in virtù della regola aurea non è da escludere che il nuovo regolamento possa avere la stessa impostazione di quello di Città della Scienza, varato alla fine dell'ottobre scorso approfittando del cambio di governance, che «istruisce per il Consiglio Generale un sistema di voti misto, ovvero il 50 per cento dei voti viene espresso in una logica proporzionale al contributo storicamente versato dai soci e l'altro 50 per cento dei voti viene espresso con il sistema procapite tenendo così conto anche dell'apporto intellettuale dei soci».Per effetto delle novità introdotte dal sistema di voto,«il nuovo statuto valorizza democraticamente il ruolo della Regione Campania che storicamente ha sempre sostenuto le finalità dell'ente». Ulteriore elemento di novità «è l'introduzione di un Comitato scientifico con poteri propulsivi e consultivi nelle materie di carattere scientifico della Fondazione. Infine al fondatore, Giuseppe Vittorio Silvestrini, viene riconosciuta sua vita natural durante la presidenza onoraria dell'ente».
Segue ultimo testo integrale a firma del Sindaco Di Martino per completezza d'informazione.
Signor Presidente,
relativamente alla situazione di stallo che si va delineando nell'assetto della Fondazione Ravello, con la presente richiedo al Presidente della Regione Campania, quale Ente di controllo dei soggetti con personalità giuridica esercitante attività in ambito regionale, si adoperi con tutta l'urgenza del caso affinché si attivino le procedure regolamentate dal CR del 22/9/2003. A tal fine si sottolinea che, in forza della scadenza degli organi statutariamente prevista il 31/12/2018, si è già nell'impossibilità di amministrare e gestire l'intera programmazione futura e individuare tutte le professionalità necessarie, segnatamente quella del Segretario Generale, del Direttore Artistico, anch'esse in scadenza il 31/12/2018: tali nomine non possono essere eseguite dalla governance uscente, per evidenti motivi di opportunità ed efficienza, che annullano la mera competenza giuridica degli organi in scadenza. La motivazione della mia richiesta, ancor più dirimente è dettata dalla necessità di operare da subito una modifica statutaria radicale, che prevede l'eliminazione del consiglio generale d'indirizzo, vale a dire dello stesso organo statutariamente preposto alle sue modifiche, se solo volessi per un attimo immaginare che procedere per via ordinaria, i soci dovrebbero nominare per nuovo consiglio entro il 30 novembre prossimo, 21 personalità e come primo atto deliberare la modifica statutaria che sancisce la loro decadenza immediata, in più dovendo operare come esecutori delle volontà dei soci, e non secondo i dettati dello statuto vigente, come persone fisiche e del tutto autonome svincolate da chi le ha nominate. Poiché gli incarichi essenziali e vitali per effettuare scelte, per le quali si è già in grave ritardo, avvengono in scadenza del 31/12/2018 è del tutto evidente che ricorrono alla fattispecie di legge, affinché l'Ente controllante intervenga per garantire anche l'ordinaria amministrazione. Solo in chiusura ritenendo assorbenti le motivazioni di cui sopra, si evidenzia che le attività statutarie degli organi sono ferme al 30/6/2018, segnando una sostanziale stasi in ogni tipo di programmazione. Non sfuggirà che il nuovo assetto statutario deve essere ineludibilmente e tempestivamente, mediato e condiviso con i legali rappresentanti dei tre enti proprietari dei beni, che da troppo tempo attendono di essere conferiti alla Fondazione e versano in gravissime condizioni, almeno di programmazione e pianificazione sinergica. Solo un commissario con pieni poteri può svolgere questo delicato ruolo di cerniera, tra ministero, regione e comune, determinando scelte e decisioni di reciproco gradimento ed efficacia. Per tutto quanto sopra, si comunica che il sottoscritto ritiene di non procedere ad alcuna nomina, nell'interesse dell'Ente rappresentato, preminente su qualsiasi smania di conferimento o di nomine. In ogni caso attendo le determinazioni che si auspicano nell'immediato, anche per eventuali incontri. Cordiali saluti.
Dalla la Residenza Municipale, 27 novembre 2018.
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