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Inserito da (Admin), domenica 21 settembre 2014 12:54:56
di Antonio Schiavo
Stasera migliaia di occhi scruteranno la linea che separa Ravello dal mare in attesa che si ripeta lo spettacolo ineguagliabile dei fuochi a Torello in onore dell'Addolorata.
Per chi è lontano, basteranno le immagini che i social diffonderanno o le foto che whatsapp veicolerà sugli smartphone di ultima generazione?
Forse sì o forse costituiranno lo scenario tecnologicamente perfetto per riandare indietro nel tempo e a fare da quinta alla memoria che diventa sentimento meno labile ma tanto simile alla nostalgia.
E...ti rivedi bambino, mezzo assonnato, convocato (anzi precettato) da zio Mario quasi all'alba di un inizio settembre ad attendere che arrivi una sporta piena di "tortani" appena sfornati.
Due ragazzi di Torello, fra i tanti reclutati e meravigliosamente disponibili, se la "incollano" sulle spalle per il giro di distribuzione.
Noi più piccoli siamo addetti alla consegna delle immaginette e a segnare su un quadernetto dalla copertina nera e coi bordi rossi i nomi dei benefattori e l'importo delle offerte.
Si aprono le porte delle case dei ravellesi e l'odore del pane fragrante si mescola con quello del caffè sul fuoco. Tanti ci invitano ad entrare, ma il giro è lungo e bisogna consegnare tutto.
Il fast forward del ricordo fa scorrere il nastro.....
Mentre la banda di Ravello inonda l'aria di marcette, zia Nunziatina è già intenta da ore a girare il ragù e a speziare il pollo.
Oggi c'è pranzo importante. Tutto deve essere inappuntabile e bisogna apparecchiare la tavola con la tovaglia bella, ricamata a mano.
C'è frenesia, in casa....si deve spaccare il minuto perché zio Mario ha da coordinare una decina di giovani e meno giovani che allestiscono con bengala e candelotti le terrazze della frazione.
Si fa sera,si guarda lontano l'orizzonte col segreto timore che qualche nuvola possa farsi cumulo e rovinare tutto, in un attimo.
Mica c'era meteo.it che ti rassicurava o ti avviliva in tempo reale?
La processione si avvia e la pressione arteriosa di zio Mario tocca vette inimmaginabili.
Poi,il miracolo della sincronia, la semplicità di uno spettacolo pirotecnico artigianale ma unico che illumina Torello, i cuori dei fedeli e gli occhi sgranati dei turisti.
Stasera, quando da Torello arriveranno le immagini ipertecnologiche dell'incendio multicolore, ci sembrerà per un momento di essere ancora lì e, in un cantuccio nei pressi della chiesa rivedremo zio Mario, ora finalmente sereno perché tutto è filato liscio.
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